Jasci & Marchesani
Il biologico
prima del biologico
Non è un semplice gioco di parole, ma la verità inconfutabile che ha marchiato a fuoco la storia di un’azienda vitivinicola, di una famiglia testarda e di un territorio vocato.
Jasci & Marchesani incarnano da sessant’anni uno stile di vita legato al benessere, alla cultura della terra ed all’importanza delle relazioni umane.
La Famiglia
Se i capostipiti dei due rami familiari erano per tradizione produttori di vino, Jasci & Marchesani hanno invece scelto di convertire il mestiere di allevatori e ortolani in quella di vignaioli.
Mai scelta fu più lungimirante e vincente.
La forza del legame di famiglia e della divisione di compiti e responsabilità si percepisce nettamente in un prodotto vinicolo di qualità superiore.
Sebastiano Jasci era chiamato “lu lattàre”, perché da buon allevatore di mucche consegnava quotidianamente il latte sulle tavole dei vastesi.
Ma tutta la famiglia stava facendo pratica agricola, dedicandosi all’uva da tavola e agli alberi da frutto, finché, memore della tradizione avita, ebbe l’illuminazione definitiva: il proprio futuro sarebbe stato il vino.
Oggi mamma Marchesani e papà Jasci hanno ancora gli occhi buoni per supervisionare l’andamento della cantina, mentre Nicola ne tiene le redini lasciando alla moglie Federica l’aspetto tecnico-enologico e alla cognata Teresa l’attenta amministrazione della stessa.
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L'azienda
Nella convinzione che la filosofia del biologico sia ancora inespressa rispetto al suo potenziale, tenacia e perseveranza sono i nostri unici segreti.
E se cinquant’anni fa questa sembrava una scelta da alchimisti o carbonari, oggi in tanti ci riconoscono di aver inaugurato il biologico da pionieri, con l’abilità di mettere a frutto il particolare microclima vastese tra mare e montagna.
Jasci &Marchesani si dedicano alla produzione vitivinicola biologica già nel 1960, in anticipo finanche sull’idea stessa di trattamento sostenibile, e raggiungendo nel 1978, tra le prime aziende italiane, la certificazione ufficiale.
Attualmente la superficie vitata aziendale si estende su 33 ettari di proprietà ed altri 7 in mezzadria, allestiti con impianti a filare, di cui il più antico è del 1973, che ci permettono di coltivare in proprio tutte le uve vinificate poi nella cantina che opera con energie rinnovabili.
Ogni vigneto dà vita ad un prodotto diverso, quelli coltivati nella vallata del Sinello offrono i bianchi salini e sapidi, mentre il terreno argilloso delle colline del medio vastese, per esposizione ed escursione termica, un Montepulciano unico e ricercato come lo Janù.